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N. 11 - 5 Settembre 2008

Abbazia di San Galgano
Chiusdino (SI)

L'abbazia di San Galgano è un'abbazia cistercense, sita a pochi chilometri da Siena, nel comune di Chiusdino.
Il sito è costituito dall'eremo (detto "Rotonda di Montesiepi") e dalla grande abbazia, ora completamente in rovina e ridotta alle sole mura.

Abbazia di San Galgano

La costruzione dell'abbazia fu iniziata verso il 1220, e fu lunga: la consacrazione avvenne nel 1268 e segna l'inizio dell'arte gotica in Toscana.
L'abbazia è stata costruita con pianta a croce latina a tre navate, per una lunghezza di 72 metri ed una larghezza di 21. L'abside termina con sei monofore ed un rosone che conferiscono a tutta la struttura architettonica uno straordinario senso di leggerezza ed eleganza.

L'edificio è imponente e testimonia, così, la diffusione ed il grande seguito del culto di san Galgano. L'abbazia raggiunse, nel XIV secolo, una grande potenza, anche grazie alle immunità ed ai privilegi imperiali concessi ed alle munifiche donazioni ricevute.
La ricchezza raggiunta nel Cinquecento fu tale da scatenare una contesa tra la Repubblica di Siena ed il Papato. Nel giugno del 1506 papa Giulio II scagliò l'interdetto contro Siena perché aveva contrapposto il cardinale di Recanati al candidato papale Francesco da Narni per l'assegnazione dei benefici abbaziali. In questa che potrebbe essere definita una bega di tipo politico-simoniaco, la Repubblica di Siena, guidata da Pandolfo Petrucci, resistette ordinando ai sacerdoti la celebrazione regolare di tutte le funzioni liturgiche.

Abbazia di San Galgano

Dopo questo periodo di splendore, iniziò quella lenta decadenza che l'avrebbe ridotto ad un grandioso e mistico rudere.
Quel che rimane, però, acquista un fascino particolare, circonfuso di magia e mistero che permane inalterato. Il rudere superstite ammalia e sconvolge precipitando il visitatore in quel Medioevo in cui ha avuto origine.
È proprio la mancanza del tetto, crollato nel 1768, che esalta l'articolazione e l'eleganza architettonica delle linee che si slanciano verso il cielo aperto, un inno alla spiritualità.
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