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N. 33 - 17 maggio 2012

Chieti (CH)

Capoluogo dell'omonima provincia dell'Abruzzo e già capoluogo dell'Abruzzo Citeriore. Gli abitanti di Chieti si chiamano teatini dall'antico nome latino e greco della città, Theate. Essa si trova nella parte centro-orientale dell'Abruzzo, a 330 metri sul livello del mare, su un colle che divide le acque del bacino del fiume Pescara (a nord) da quelle del fiume Alento (a sud).

Chieti

Chieti è fra le più antiche città d'Italia. Le sue origini storiche si confondono con la mitologia; si narra infatti che fu fondata nel 1181 a.C. dall'eroe Achille, che la chiamò Teate in onore di sua madre. L'eroe è rappresentato nello stemma del Comune su di un cavallo rampante, mentre regge una lancia ed uno scudo su cui è raffigurata una croce bianca su campo rosso con quattro chiavi, che rappresentano le quattro porte d'ingresso della Chieti medievale.

La via principale della città è il Corso Marrucino, che va da piazza Trento e Trieste (comunemente conosciuta anche come piazza Trinità), costeggia piazza Gian Battista Vico, attraversa piazza Gian Gabriele Valignani e termina su Via Arniense, nel cuore del centro storico del capoluogo teatino. Il palazzo del Municipio si trova in piazza San Giustino (un tempo intitolata a Vittorio Emanuele II), mentre il palazzo della Provincia si trova lungo Corso Marrucino. Attualmente la sede municipale è situata su Corso Marrucino nei pressi di piazza Valignani, all'interno dell'ex sede della Banca d'Italia.

Chieti

La Cattedrale di San Giustino, della arcidiocesi teatina, è la più grande ed importante chiesa del comune di Chieti. Pur nei rimaneggiamenti, la cattedrale continua a rispettare la pianta basilicale a tre navate divise da pilastri e denuncia le sue lontane ascendenze benedettine. Dotata di transetto non eccedente in pianta, di un presbiterio sopraelevato (sotto al quale si apre la cripta) e di tre absidi al termine delle navate, presenta due asimmetrie, con l'apertura nella navata sinistra della cappella del Sacramento e la prosecuzione della stessa navata sinistra in senso orizzontale, oltre la pianta della chiesa, con il secretariato.
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